12 gennaio 2008

Operazione Door to Shop

*** NEWS*** Aggiornamento del 05.02.2008

QUASI 30 GIORNI DOPO COMINCIANO AD ARRIVARE I PRIMI PAGAMENTI. MA NON A TUTTI...SOLO A COLORO CHE HANNO RECLAMATO E MINACCIATO LE VIE LEGALI. A TUTTI GLI ALTRI VIENE INVECE INVIATA UNA EMAIL DI SCUSE.

E' DAVVERO UNO SCANDALO!!!

Aggiornamento del 29.01.2008
Ancora nessun pagamento effettuato. E' UNA VERGOGNA!!!

Aggiornamento del 21.01.2008
Riceviamo la segnalazione che a tuttoggi i pagamenti non sono stati ancora effettuati.

Aggiornamento del 15.01.2008
Apprendiamo dal commento inserito che i lavoratori potrebbero non ricevere nessuna busta paga. Ricordiamo che la legge stabilisce che "tutti i datori di lavoro sono tenuti a consegnare ai propri lavoratori, contemporaneamente alla retribuzione, una busta paga (c.d. prospetto paga) in cui devono essere indicati il nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, tutti gli elementi che compongono detta retribuzione, nonchè, distintamente, le singole trattenute. Si tratta dunque di un prospetto fondamentale per verificare se è stato corrisposto quanto dovuto in applicazione del contratto di lavoro e delle leggi vigenti in materia di previdenza, di fisco, ecc. In caso di mancata o ritardata consegna al lavoratore della busta paga, di omissione o di inesattezza delle registrazioni in essa contenute, e' applicata al datore di lavoro una sanzione amministrativa da euro 25 a euro 154, salvo che il fatto non costituisca reato (art. 10 dlgs 758/94)


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Per il mese di dicembre 2007 la 3 in collaborazione con il partner commerciale, Menplacement ha lanciato l’operazione Door To Shop (D2S).

L’attività consisteva nel far presidiare i punti vendita 3 esistenti, dai promo-venditori cioe’ da tutti coloro che precedentemente avevano dimostrato il proprio interesse per un’altra campagna che portava a gestire un nuovo negozio 3 ma non essendoci location disponibili venivano invitati a partecipare a questa attivita’ outbound “con l’intento di fornire un’esperienza formativa estremamente utile nell’ottica di diventare gestore di un nuovo negozio 3”.

Da quanto si e’ potuto constatare gli interessati a gestire un negozio 3 sono stati davvero tanti cosi’ come sono stati tantissimi quelli che hanno aderito a questo nuovo invito pubblicato anche su diversi siti. Una proposta senz’altro originale, semplice ed interessante volta a conoscere il meccanismo di compensi e commissioni dei negozi 3, le loro offerte promozionali e tutto quanto ruota intorno a questa Azienda.

Accettare di partecipare o meno alla proposta D2S non avrebbe poi influenzato in alcun modo la candidatura per il progetto Nuovi Negozi 3.

Ma nonostante la semplicita' qualcosa non pare essere andata per il verso giusto come ci segnala una nostra lettrice che ci scrive:


Gentile redazione,
desidero mettervi a conoscenza dell’operazione door to shop dedicata al periodo di natale 2007. Avevo inviato tramite il sito people.tre.it il mio interesse ad aprire un negozio 3 nella mia citta’ che preferisco non comunicarvi ancora. Ma a novembre ho ricevuto una email dove mi informavano che non erano disponibili delle location e mi proposero di diventare un promo venditore alle seguenti condizioni: “una remunerazione da 900 a 1100 euro mensili netti come compenso minimo garantito per periodo di 30 gg di attività, e commissioni aggiuntive da 7,5 a 30 euro netti per ogni singola attivazione procurata al punto vendita in base a target attivazioni raggiunto” La presenza richiesta era di 6 ore giornaliere.Ho accettato la proposta di diventare una promovenditrice dato che avevo come obiettivo primario quello di poter aprire e gestire il negozio tre rifiutando un altro lavoro. Da subito pero’ mi accorsi che le cose non andavano come prospettato durante il briefing. Per loro ritardi organizzativi l’operazione e’ partita con diversi giorni di ritardo; il compenso pertanto lo hanno ovviamente ridotto ma non hanno ridotto i target di attivazioni richiesti che mi avrebbero consentito di guadagnare qualche soldino in piu’. Inoltre ci aggiungiamo tantissime discussioni con il punto vendita che pretendeva piu’ ore (che ovviamente non mi sarebbero state retribuite), pochissimi telefoni da attivare e ciliegina sulla torta il pagamento che come contratto riporta “l’importo fissato, unitamente all’eventuale bonus sul raggiungimento dell’obiettivo ed il conseguente raddoppio del valore delle commissioni verrà corrisposto il giorno 10 del mese successivo alla fine del presente contratto” non e’ ancora stato fatto.
Li ho chiamati per capire i motivi del ritardo e loro adduccono il fatto che essendo tanti i pagamenti da fare, puo’ capitare qualche ritardo.
Sono preoccupata ed ho paura che questi soldi li vedro’ solo fra qualche mese. Ora mi piacerebbe sapere se quanto mi e’ capitato e’ accaduto ad altri o soltanto a me.


Grazie Monica

Siamo convinti che la busta paga e l’accredito dello stipendio avranno valuta al 10 gennaio e qualora non lo fosse si dovrebbe chiederla senza arrivare ad agire per vie legali.

Il contratto e la proposta che abbiamo visionato fanno spesso riferimento, anche a caratteri cubitali per attirare l'interesse, al compenso previsto per l’operazione (900-1100 euro + provvigioni). Se ritardo organizzativo c’e’ stato non crediamo sia corretto addebitarlo esclusivamente ai lavoratori. Sarebbe stato opportuno mantenere lo stesso compenso o quantomeno una riduzione del target previsto.

Apprendiamo che Men Placement srl è la società incaricata da “3” per la gestione generale del progetto - Zeta Point srl è la società di riferimento per la stipula dei contratti - coordina e tutela i collaboratori in tutta la fase amministrativa (contatto, contratti collaboratori e pagamenti).

Ci piacerebbe sapere se i 3 soggetti coinvolti (Men Placement srl, Zeta Point srl e la stessa 3) sono a conoscenza di questi disguidi e quali soluzioni stanno adottando per limitare i disagi.

Ci piacerebbe conoscere le loro repliche e siamo disponibili ovviamente a pubblicarle.

Ci piacerebbe inoltre conoscere se il progetto dei negozi 3 andra’ veramente avanti o se si e’ trattato di una campagna pubblicitaria volta a fare incetta di dati sensibili.

Stay tuned.
La Redazione

7 gennaio 2008

Novita' Finanziaria 2008: Le Detrazioni per i dipendenti

Gestione più complessa a partire dal 2008 per lavoratori e aziende in materia di detrazioni di lavoro dipendente e per carico di famiglia. Il lavoratore dovrà, infatti, presentare ogni anno alla propria azienda un'apposita dichiarazione se vuole beneficiare delle detrazioni di imposta per il rapporto di lavoro e per i familiari a carico.

Lo prevede la legge Finanziaria 2008 (legge 244/2007) all'articolo 1, comma 221 che introduce importanti modifiche per la gestione fiscale dei rapporti di lavoro relativi ai dipendenti e collaboratori coordinati e continuativi.

La novità introdotta dalla Finanziaria 2008 riguarda proprio le modalità con cui possono essere richieste queste detrazioni al proprio datore di lavoro. In particolare, da quest'anno è stabilito che il lavoratore dipendente o il collaboratore per beneficiare delle detrazioni di imposta, comprese quelle per i familiari a carico, deve dichiarare annualmente di averne diritto, indicando le condizioni di spettanza nonché il codice fiscale delle persone per cui si usufruisce delle detrazioni.

Proprio in relazione a questa novità l'azienda in questi giorni potrebbe consegnare il nuovo modulo (vedi foto), il quale deve essere compilato dai lavoratori e consegnato in tempo utile per il calcolo dei prossimi stipendi.

Infatti, salvo una interpretazione più estensiva da parte dell'agenzia delle Entrate (comunque, non prevista dalla norma), da quest'anno la consegna del modulo costituisce una condizione essenziale affinché il datore di lavoro possa applicare i benefici fiscali. In passato, invece, questa dichiarazione doveva essere acquisita generalmente all'inizio del rapporto, fermo restando l'obbligo del lavoratore di comunicare nel corso dello stesso contratto eventuali variazioni che incidessero nella determinazione delle detrazioni spettanti.

Un'altra novità riguarda le informazioni che devono essere contenute nel nuovo modulo. Per la prima volta è necessario che il lavoratore indichi anche i codici fiscali dei soggetti per i quali si intende beneficiare delle detrazioni di imposta. In questo modo l'amministrazione finanziaria affina le tecniche di controllo per evitare che il lavoratore richieda detrazioni per familiari che non hanno le condizioni per essere considerati a carico.

Occorre, inoltre, ricordare che i cittadini extracomunitari che richiedono al sostituto d'imposta (ndr. il datore di lavoro) le detrazioni per familiari non residenti in Italia devono presentare oltre alla specifica dichiarazione, la documentazione attestante lo status di familiare a carico mediante:
- documentazione originale prodotta dall'autorità consolare del Paese d'origine, con traduzione in lingua italiana e asseverazione da parte del prefetto competente per territorio;
- documentazione con apposizione di un'annotazione sull'originale della documentazione, rilasciata dalla competente autorità per i soggetti che provengono dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961 (per l'elenco dei paesi vedere il seguente link: http://itra.esteri.it/Visualizza.asp?ID=47163);
- documentazione validamente formata dal Paese d'origine, in base alla normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata come conforme all'originale dal consolato italiano del Paese d'origine.Percorso più semplice nell'ipotesi di figli residenti in Italia è, invece, sufficiente la certificazione dello stato di famiglia dal quale risulti l'iscrizione nelle anagrafi della nostra popolazione.

Fonte: ilsole24ore

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