19 marzo 2008

Manifesto Cisl per il lavoro contro la crisi

Martedì 18 marzo 2008 presso la Sala Convegni della Ust di Cagliari «Giuseppe Sechi» in Via Ancona 11, si sono riuniti i delegati e i dirigenti della CISL sarda per discutere sul Manifesto per il lavoro in Sardegna.

Lo slogan dell'assemblea che ha presentato il Manifesto ai lavoratori è significativo dell'intento sindacale. “Triballu e(s)t Libertade”, ovvero Lavoro è Libertà, ma anche Lavoro e Libertà.

All'incontro erano presenti i delegati Fistel. Di seguito vi riportiamo uno stralcio dell'intervento del Coordinatore Regionale Mauro Muntoni.


"Nel corso del 2007, è stata fatta la stabilizzazione dei lavoratori precari, noto come AVVISO COMUNE, per il passaggio da forme di lavoro precario a lavoro subordinato.

Al 30 aprile 2007 e solo nella provincia di Cagliari le aziende note all’Ufficio Provinciale del Lavoro erano 54. Cinquantaquattro call center solo nella provincia di Cagliari.

Questi 54 call center danno lavoro a circa 1200 lavoratori (parliamo di dati stimati).

Se a questi sommiamo i lavoratori delle grandi imprese che sono presenti in Sardegna con siti particolarmente pesanti dal punto di vista numerico (ad esempio SKY che ha un gigantesco call center da un migliaio di persone, o la società di telefonini 3 con 400 persone, o i lavoratori di Telecom Italia) è chiaro che stiamo parlando di migliaia e migliaia di posti di lavoro, che per una regione povera quale la nostra, rappresentano veramente una boccata d’ossigeno per la disoccupazione isolana. Una realtà vasta ma purtroppo molto frazionata.

Parliamo spesso di ragazzi con elevata scolarità, in una fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni. La maggior parte lavora part-time non per scelta personale ma per una scelta dell’imprenditore.

Questi ragazzi iniziano a lavorare nei call center ritenendolo un lavoro di passaggio, in attesa di trovare “qualcosa di meglio” che però, passano gli anni, e questo qualcosa di meglio non arriva. Restano imprigionati, con le cuffie in testa e lo sguardo sul monitor, per mancanza di alternative lavorative concrete.

Anche se hanno titoli di studio che gli permetterebbero ben altri lavori, anche se sono laureati e talvolta studiano per un master post-laurea, l’alternativa al loro lavoro in Sardegna non si trova.
Questi ragazzi conoscono bene cosa significa la precarietà del lavoro in quanto sono abituati a cambiare frequentemente lavoro, ma sempre da un call center ad un altro.

La presenza femminile è molto elevata. Sono persone che fanno un lavoro che non amano ma continuano a farlo per anni e anni.
Questo dato interessa molto gli imprenditori. Infatti, al contrario di altre regioni, dove la fuga dai call center è elevata perché ci sono le alternative, in Sardegna invece si ha a disposizione personale fidelizzato e ormai molto esperto in quello che fanno.
Questo è uno dei motivi dell’alta concentrazione di call center nella nostra isola.
Sono molti i problemi che affliggono questi lavoratori.
In primis vorrei citare lo stress.

E’ evidente che il contatto col pubblico è di per se un’attività mentalmente usurante.

Altro motivo di stress è il lavoro organizzato a turni, che variano di continuo. Infatti per seguire le curve di traffico, cioè quei picchi di chiamate generate dai clienti che varia a seconda della stagionalità, del lancio di nuovi prodotti, di particolari offerte o campagne pubblicitarie, i turni dei ragazzi spesso sono variati con preavviso di pochi giorni.

Questo impedisce di poter gestire e organizzare la propria vita privata.

Altro stress è dovuto alla pressione a cui sono sottoposti dai loro superiori per raggiungere i risultati aziendali. Nonostante lo Statuto dei lavoratori vieti espressamente il controllo a distanza, i supervisori sono a conoscenza dei dati individuali riguardanti la quantità di chiamate, la durata, se il cliente richiama più volte perché non ha ottenuto risposte soddisfacenti, eccetera.

Queste informazioni vengono usate poi contro il lavoratore per dimostrare la sua inefficienza, in colloqui talvolta svolti con toni aggressivi e minacciosi.

Tutto questo sempre senza comunicazioni scritte, per non incorrere in problemi col Sindacato.

Altro problema sono le condizioni dei posti di lavoro. Talvolta questi call center sono allestiti in locali non idonei quali appartamenti riadattati, o grossi capannoni industriali.

In questi locali l’illuminazione è inadatta all’uso coi monitor, con fastidiosi riflessi; talvolta mancano i pannelli divisori fonoassorbenti tra una postazione e l’altra rendendo la sala più simile ad un’infernale bolgia dantesca che non ad un luogo di lavoro. Spesso i ragazzi non hanno una postazione pre-assegnata ma la postazione di lavoro varia di giorno in giorno e se l’igiene non viene garantita da chi effettua le pulizie, vi lascio immaginare in che condizioni si trovano tastiere e mouse usati da decine di persone diverse.

Infine tra i problemi evidenzio la scarsa sindacalizzazione di questi lavoratori.

Molti pensano di fare un lavoro per un periodo limitato della loro vita, e perciò non prestano molta attenzione alle situazioni disagevoli che li circondano.

Molti sono disincantati dalla politica e di riflesso dal Sindacato, confondendo le due cose. Molti pensano che il Sindacato sia inutile perché non può risolvere i problemi di un lavoro cosi strutturato.
Senza dimenticare che, soprattutto nei call center più piccoli, pressioni e ritorsioni sono tali da scoraggiare l’iscrizione al Sindacato.

Tutto questo porta questi lavoratori ad essere lontani dal Sindacato e a non conoscere i propri elementari diritti ed essere in totale balia di quanto dicono i propri superiori.

Il Sindacato, la FISTEL-CISL, trova resistenze negli imprenditori che impediscono il contatto con i lavoratori.
Ha difficoltà nell’intraprendere azioni incisive di lotta quali gli scioperi. In una realtà lavorativa dove ognuno è un numero, sostituibile da un altro in qualunque momento, viene vanificato qualunque sciopero perché comunque le chiamate che non vengono prese dallo scioperante, saranno ricevute da altri.

E’ necessario da parte nostra individuare all’interno delle aziende delle persone capaci e valide, formarle sindacalmente al meglio e permetterle di poter operare in autonomia per migliorare le condizioni di lavoro, del proprio lavoro.

E’ necessario stimolare il contatto personale con i lavoratori, anche attraverso i servizi che CISL ci mette a disposizione, ad esempio col CAAF o con L’ETSI "

12 febbraio 2008

Comunicato incontro 8 Febbraio 2008 - Rsu/H3g

In data 8 Febbraio 2008, alla presenza di Luciano Diotallevi, Federica Arfeli, delle RSU di Cagliari e delle Segreterie Territoriali, si è tenuto un incontro per discutere dei seguenti punti:

  1. passaggio di livello;

  2. variazioni di profilo orario;

  3. aggiornamento guida CA;

Alla riunione hanno partecipato anche i nostri Dirigenti Sindacali Giuseppe e Gian Paolo Faedda.

Di seguito un sunto.

PASSAGGIO DI LIVELLO

Si è chiesto all’Azienda di fornire i dati relativi ai passaggi di livello dal 4° al 5° e quale metodo di valutazione fosse stato utilizzato.


In totale le persone che, a dicembre 2007, avevano maturato tutti i requisiti, in ambito nazionale, sono state circa 100 ( a fronte delle 30 previste dall’Azienda al momento della firma dell’accordo dell’8 novembre 07).


La valutazione effettuata ha dato i seguenti risultati: il 100% dei valutati sono passati al 5° livello con data retrodatata a dicembre 2007.


Ciò sta a dimostrare che il meccanismo di valutazione utilizzato non ha seguito criteri astrusi, ma si è sviluppato basandosi sugli argomenti e sulle tematiche che normalmente vengono affrontate ogni giorno dai lavoratori nello svolgimento delle loro mansioni.


Per quanto riguarda la sede di Cagliari, ancora l’Azienda non conosce il numero preciso dei lavoratori che saranno coinvolti, ma ci ha assicurato che, a breve, inizierà il processo di valutazione e che quindi ci saranno ulteriori incontri con le parti sindacali per stabilire di comune accordo il percorso da seguire.

VARIAZIONI DI PROFILO ORARIO

Nella sede di Cagliari, ad oggi, utilizzando i criteri dell’integrativo di 2° livello ( entrato in vigore a gennaio 2007) sono state effettuate 46 variazione temporanee di profilo orario, su una graduatoria totale di 115 richiedenti. Le sostituzioni per i periodi più lunghi sono state attribuite partendo dalla prima posizione in graduatoria.

Come stabilito dall’integrativo di 2° livello, la graduatoria dei lavoratori che hanno fatto richiesta di incremento del profilo orario, è stata stilata dando priorità al profilo orario part-time 4 ore e ai carichi familiari

In questo molto accade che a volte, le stesse persone usufruiscono più volte di seguito della variazione temporanea di profilo orario, mentre altre rimangono in attesa senza essere chiamate. Si rende quindi necessaria concordare alcuni correttivi per superare questa situazione.

L’ufficio del personale si è reso disponibile per fornire, a chi ne facesse richiesta, informazioni sulla propria posizione in graduatoria in una determinata data. (tenendo sempre presente che la stessa è passibile di continue variazioni nel tempo). E’ stato anche richiesto all’azienda che questa classifica dinamica fosse in qualche modo resa pubblica, sempre nel rispetto della legge sulla privacy.

L’Azienda ha confermato che per il 2008 c’è l’impegno concreto di effettuare variazioni definitive di profilo orario. Inoltre abbiamo avuto assicurazione che per tutte le nuove assunzioni eventualmente necessarie, sono previsti solo profili orari part time.

AGGIORNAMENTO GUIDA CA

Si è richiesto all’Azienda di modificare (in adeguamento a quanto previsto e indicato nell’accordo integrativo di 2° livello) la parte relativa ai permessi per donazione di sangue, ai permessi per visite specialistiche ed ai permessi per esami (relativamente a quelli usufruibili da studenti non universitari).

Vi aggiorneremo quando queste modifiche verranno apportate, sempre restando a disposizione per fornire chiarimenti immediati.


CONCLUSIONI

Recepiamo positivamente le intenzioni dell’Azienda sia relativamente alle variazioni di profilo orario , sia relativamente ai passaggi dal 4° al 5° livello, e manteniamo sempre fermo l’impegno a proseguire l’attività di monitoraggio sull’applicazione di quanto previsto nell’integrativo si 2° livello.

Il Coordinatore Regionale Mauro Muntoni

11 febbraio 2008

Comunicato

In data 07 Febbraio 2008 è stato pubblicato un comunicato, firmato RSU H3g Italia, relativo alla scelta aziendale di assorbire nel superminimo la quota di retribuzione riconducibile al passaggio dal 4° al 5° livello.

In data 08 Febbraio 2008, nella sede H3g di Cagliari si è tenuto un incontro tra l’Azienda ( cui ha partecipato anche Luciano Diotallevi) e le parti Sindacali, rappresentate dalle RSU Cagliari e dalle Segreterie territoriali Fistel- Cisl e Uilcom-UIL.

In tale sede si sono affrontate questioni inerenti alle variazioni di profilo orario ed ai passaggi dal 4° al 5° livello.

Proprio relativamente a quest’ultimo argomento, non si è invece fatto alcun cenno al suddetto comunicato.

Nell’ambito del nostro costante intento di mantenere informati i nostri iscritti di tutte le decisioni e di ogni azione intrapresa nel nostro ruolo di vostri portavoce, vi informiamo che la Fistel ha deciso , anch’essa, di non affrontare la questione oggetto del comunicato, per non prevaricare il ruolo delle RSU attualmente in carica .

Ricordiamo che ad oggi, infatti la Fistel , dopo le dimissioni dell’amico David Rombi, non ha nessuna rappresentanza RSU nella sede di Cagliari. Ci auguriamo che nelle prossime elezioni che si terranno nell’estate 2008 questa situazione, grazie ai vostri voti, possa essere positivamente risolta.

Giuseppe Faedda

10 febbraio 2008

Superminimo

Il superminimo assorbibile è una voce retributiva esplicitamente concessa in deroga alle disposizioni dei contratti collettivi. Ne viene specificata la sua funzione di assorbibilità e quindi diminuisce se si incrementa uno degli altri valori retributiva facenti parte della composizione della retribuzione lorda. Di solito, nella lettera di variazione retributiva o di assunzione, si specifica appositamente che il superminimo costituisce anticipazione di futuri aumenti derivanti dai contratti collettivi.

Essendo un emolumento diverso da quelli disposti dei contratti collettivi e essendo frutto di un accordo tra datore di lavoro e dipendente, esula dalle rigide regole dettate dal CCNL e pertanto può costituire oggetto di una trattativa privata.

Va peraltro ricordato che il superminimo rientra nelle regole generali dell’ interpretazione del diritto ed in particolare del diritto di lavoro. Ne consegue che non può essere concesso per motivi illeciti e che deve rispettare i limiti imposti dai contratti collettivi, che, se richiamati espressamente nell’accordo di assunzione o successive variazioni, assumono una posizione prevalente rispetto all’accordo individuale tra le parti

Detto in parole più semplici:

se nella busta paga è presente una voce individuata come Superminimo assorbibile, questa voce diminuisce di valore se si incrementa un’altra voce della retribuzione lorda.

Nel caso del passaggio al 4° al 5° livello, l’aumento di retribuzione conseguente, viene quindi assorbito parzialmente nel superminimo.

Ho recuperato la lettera di assunzione ( la mia personalmente è datata 27 Agosto 2003) ed ho potuto verificare che viene riportato quanto segue:
“…(omissis)…Le viene riconosciuta una retribuzione lorda di xxx,xx Euro, oltre ai ratei di tredicesima. L’importo di cui sopra sarà riproporzionato sulla base del Suo orario di lavoro. Il superminimo derivante sarà assorbibile. ….(omissis)…”

Ho poi recuperato la lettera di comunicazione del passaggio dal 3° al 4° livello, datata 01/082005, in cui è riportato quanto segue:
“Ringraziondola per……( omissis)..con decorrenza 01/08/2005 le viene riconosciuto il seguente inquadramento: impiegato di 4° livello….(omissis)… Il superminimo derivante sarà assorbibile…(omissis)

La decisione dell’Azienda di assorbire nel superminimo una parte della retribuzione dovuta al passaggio dal 4° al 5° livello sembra quindi essere una conferma di quanto già avvenuto in passato.

Assicuriamo sin d’ora il nostro impegno ad iniziare con la controparte aziendale un confronto sereno e, speriamo produttivo, per raggiungere un obiettivo di soddisfazione comune sia per i lavoratori che per l’Azienda stessa.

Giuseppe Faedda

8 febbraio 2008

Alla faccia della questione salariale.

Ancora una volta questa Azienda è riuscita a guastare la festa ai nostri colleghi del call center.


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Dopo tanto dire, anche da parte del nostro Amministratore Delegato, sul buon lavoro dei Customer Assistant, ha lasciato tutti amareggiati la decisione dell’azienda di assorbire il superminimo agli operatori che, secondo quanto previsto dal recente Contratto Integrativo, stanno passando dal 4° al 5° livello.
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Stiamo parlando di circa 48€ lorde.
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E non è poco per chi ha una busta paga di 1000 €.
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Il contratto integrativo prevede il passaggio al 5° livello dopo 5 anni di anzianità e una valutazione delle competenze e della professionalità degli operatori. Solo superando la valutazione (fortemente voluta dall’azienda) si ottiene il passaggio di livello.
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In pratica, con questo assorbimento del superminimo, il passaggio al 5° livello comporta sì un riconoscimento della professionalità (fatto comunque molto importante), ma la differenza dello stipendio mensile si traduce in poco più di 20€ netti. Solo 20€.
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Non solo i Sindacati, ma tutte le Istituzioni, la Banca d’Italia, anche Confindustria, stanno evidenziando che in Italia c’è una grave questione salariale, perché abbiamo fasce di lavoratori che guadagnano troppo poco rispetto al costo della vita in continuo aumento.
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E quindi stupisce, amareggia, indigna, questa visione miope per cui qui l’azienda ha deciso di risparmiare sulla pelle dei lavoratori, proprio su quelli più deboli, su quelli che guadagnano meno.
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Ma che senso ha fare una trattativa, che sia contratto nazionale o contratto aziendale, arrivare ad un accordo, e poi decidere senza dire nulla agli interessati che i soldi da spendere sono troppi e quindi toglierli? Questo non è un passaggio di livello come tutti gli altri, questo passaggio è frutto di una contrattazione e del riconoscimento, anche da parte dell’azienda, della professionalità di questi lavoratori.
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Tanto più che il passaggio di livello avrebbe dovuto avere anche un obiettivo più ampio di premiare e motivare chi lavora qui da 5 anni e prende solo gli aumenti frutto della contrattazione sindacale. Invece così facendo l’azienda ha rovinato questo obiettivo e anche il clima aziendale, senza che ciò sia giustificato economicamente: il costo di questi aumenti è limitato e ampiamente distribuito nel tempo.
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Invitiamo con forza l’azienda a rivedere questa ingiusta decisione e non mancheremo di mettere in atto, insieme lavoratori, tutte le iniziative necessarie perché cambi idea.

RSU di H3G Italia

12 gennaio 2008

Operazione Door to Shop

*** NEWS*** Aggiornamento del 05.02.2008

QUASI 30 GIORNI DOPO COMINCIANO AD ARRIVARE I PRIMI PAGAMENTI. MA NON A TUTTI...SOLO A COLORO CHE HANNO RECLAMATO E MINACCIATO LE VIE LEGALI. A TUTTI GLI ALTRI VIENE INVECE INVIATA UNA EMAIL DI SCUSE.

E' DAVVERO UNO SCANDALO!!!

Aggiornamento del 29.01.2008
Ancora nessun pagamento effettuato. E' UNA VERGOGNA!!!

Aggiornamento del 21.01.2008
Riceviamo la segnalazione che a tuttoggi i pagamenti non sono stati ancora effettuati.

Aggiornamento del 15.01.2008
Apprendiamo dal commento inserito che i lavoratori potrebbero non ricevere nessuna busta paga. Ricordiamo che la legge stabilisce che "tutti i datori di lavoro sono tenuti a consegnare ai propri lavoratori, contemporaneamente alla retribuzione, una busta paga (c.d. prospetto paga) in cui devono essere indicati il nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, tutti gli elementi che compongono detta retribuzione, nonchè, distintamente, le singole trattenute. Si tratta dunque di un prospetto fondamentale per verificare se è stato corrisposto quanto dovuto in applicazione del contratto di lavoro e delle leggi vigenti in materia di previdenza, di fisco, ecc. In caso di mancata o ritardata consegna al lavoratore della busta paga, di omissione o di inesattezza delle registrazioni in essa contenute, e' applicata al datore di lavoro una sanzione amministrativa da euro 25 a euro 154, salvo che il fatto non costituisca reato (art. 10 dlgs 758/94)


*****

Per il mese di dicembre 2007 la 3 in collaborazione con il partner commerciale, Menplacement ha lanciato l’operazione Door To Shop (D2S).

L’attività consisteva nel far presidiare i punti vendita 3 esistenti, dai promo-venditori cioe’ da tutti coloro che precedentemente avevano dimostrato il proprio interesse per un’altra campagna che portava a gestire un nuovo negozio 3 ma non essendoci location disponibili venivano invitati a partecipare a questa attivita’ outbound “con l’intento di fornire un’esperienza formativa estremamente utile nell’ottica di diventare gestore di un nuovo negozio 3”.

Da quanto si e’ potuto constatare gli interessati a gestire un negozio 3 sono stati davvero tanti cosi’ come sono stati tantissimi quelli che hanno aderito a questo nuovo invito pubblicato anche su diversi siti. Una proposta senz’altro originale, semplice ed interessante volta a conoscere il meccanismo di compensi e commissioni dei negozi 3, le loro offerte promozionali e tutto quanto ruota intorno a questa Azienda.

Accettare di partecipare o meno alla proposta D2S non avrebbe poi influenzato in alcun modo la candidatura per il progetto Nuovi Negozi 3.

Ma nonostante la semplicita' qualcosa non pare essere andata per il verso giusto come ci segnala una nostra lettrice che ci scrive:


Gentile redazione,
desidero mettervi a conoscenza dell’operazione door to shop dedicata al periodo di natale 2007. Avevo inviato tramite il sito people.tre.it il mio interesse ad aprire un negozio 3 nella mia citta’ che preferisco non comunicarvi ancora. Ma a novembre ho ricevuto una email dove mi informavano che non erano disponibili delle location e mi proposero di diventare un promo venditore alle seguenti condizioni: “una remunerazione da 900 a 1100 euro mensili netti come compenso minimo garantito per periodo di 30 gg di attività, e commissioni aggiuntive da 7,5 a 30 euro netti per ogni singola attivazione procurata al punto vendita in base a target attivazioni raggiunto” La presenza richiesta era di 6 ore giornaliere.Ho accettato la proposta di diventare una promovenditrice dato che avevo come obiettivo primario quello di poter aprire e gestire il negozio tre rifiutando un altro lavoro. Da subito pero’ mi accorsi che le cose non andavano come prospettato durante il briefing. Per loro ritardi organizzativi l’operazione e’ partita con diversi giorni di ritardo; il compenso pertanto lo hanno ovviamente ridotto ma non hanno ridotto i target di attivazioni richiesti che mi avrebbero consentito di guadagnare qualche soldino in piu’. Inoltre ci aggiungiamo tantissime discussioni con il punto vendita che pretendeva piu’ ore (che ovviamente non mi sarebbero state retribuite), pochissimi telefoni da attivare e ciliegina sulla torta il pagamento che come contratto riporta “l’importo fissato, unitamente all’eventuale bonus sul raggiungimento dell’obiettivo ed il conseguente raddoppio del valore delle commissioni verrà corrisposto il giorno 10 del mese successivo alla fine del presente contratto” non e’ ancora stato fatto.
Li ho chiamati per capire i motivi del ritardo e loro adduccono il fatto che essendo tanti i pagamenti da fare, puo’ capitare qualche ritardo.
Sono preoccupata ed ho paura che questi soldi li vedro’ solo fra qualche mese. Ora mi piacerebbe sapere se quanto mi e’ capitato e’ accaduto ad altri o soltanto a me.


Grazie Monica

Siamo convinti che la busta paga e l’accredito dello stipendio avranno valuta al 10 gennaio e qualora non lo fosse si dovrebbe chiederla senza arrivare ad agire per vie legali.

Il contratto e la proposta che abbiamo visionato fanno spesso riferimento, anche a caratteri cubitali per attirare l'interesse, al compenso previsto per l’operazione (900-1100 euro + provvigioni). Se ritardo organizzativo c’e’ stato non crediamo sia corretto addebitarlo esclusivamente ai lavoratori. Sarebbe stato opportuno mantenere lo stesso compenso o quantomeno una riduzione del target previsto.

Apprendiamo che Men Placement srl è la società incaricata da “3” per la gestione generale del progetto - Zeta Point srl è la società di riferimento per la stipula dei contratti - coordina e tutela i collaboratori in tutta la fase amministrativa (contatto, contratti collaboratori e pagamenti).

Ci piacerebbe sapere se i 3 soggetti coinvolti (Men Placement srl, Zeta Point srl e la stessa 3) sono a conoscenza di questi disguidi e quali soluzioni stanno adottando per limitare i disagi.

Ci piacerebbe conoscere le loro repliche e siamo disponibili ovviamente a pubblicarle.

Ci piacerebbe inoltre conoscere se il progetto dei negozi 3 andra’ veramente avanti o se si e’ trattato di una campagna pubblicitaria volta a fare incetta di dati sensibili.

Stay tuned.
La Redazione

7 gennaio 2008

Novita' Finanziaria 2008: Le Detrazioni per i dipendenti

Gestione più complessa a partire dal 2008 per lavoratori e aziende in materia di detrazioni di lavoro dipendente e per carico di famiglia. Il lavoratore dovrà, infatti, presentare ogni anno alla propria azienda un'apposita dichiarazione se vuole beneficiare delle detrazioni di imposta per il rapporto di lavoro e per i familiari a carico.

Lo prevede la legge Finanziaria 2008 (legge 244/2007) all'articolo 1, comma 221 che introduce importanti modifiche per la gestione fiscale dei rapporti di lavoro relativi ai dipendenti e collaboratori coordinati e continuativi.

La novità introdotta dalla Finanziaria 2008 riguarda proprio le modalità con cui possono essere richieste queste detrazioni al proprio datore di lavoro. In particolare, da quest'anno è stabilito che il lavoratore dipendente o il collaboratore per beneficiare delle detrazioni di imposta, comprese quelle per i familiari a carico, deve dichiarare annualmente di averne diritto, indicando le condizioni di spettanza nonché il codice fiscale delle persone per cui si usufruisce delle detrazioni.

Proprio in relazione a questa novità l'azienda in questi giorni potrebbe consegnare il nuovo modulo (vedi foto), il quale deve essere compilato dai lavoratori e consegnato in tempo utile per il calcolo dei prossimi stipendi.

Infatti, salvo una interpretazione più estensiva da parte dell'agenzia delle Entrate (comunque, non prevista dalla norma), da quest'anno la consegna del modulo costituisce una condizione essenziale affinché il datore di lavoro possa applicare i benefici fiscali. In passato, invece, questa dichiarazione doveva essere acquisita generalmente all'inizio del rapporto, fermo restando l'obbligo del lavoratore di comunicare nel corso dello stesso contratto eventuali variazioni che incidessero nella determinazione delle detrazioni spettanti.

Un'altra novità riguarda le informazioni che devono essere contenute nel nuovo modulo. Per la prima volta è necessario che il lavoratore indichi anche i codici fiscali dei soggetti per i quali si intende beneficiare delle detrazioni di imposta. In questo modo l'amministrazione finanziaria affina le tecniche di controllo per evitare che il lavoratore richieda detrazioni per familiari che non hanno le condizioni per essere considerati a carico.

Occorre, inoltre, ricordare che i cittadini extracomunitari che richiedono al sostituto d'imposta (ndr. il datore di lavoro) le detrazioni per familiari non residenti in Italia devono presentare oltre alla specifica dichiarazione, la documentazione attestante lo status di familiare a carico mediante:
- documentazione originale prodotta dall'autorità consolare del Paese d'origine, con traduzione in lingua italiana e asseverazione da parte del prefetto competente per territorio;
- documentazione con apposizione di un'annotazione sull'originale della documentazione, rilasciata dalla competente autorità per i soggetti che provengono dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961 (per l'elenco dei paesi vedere il seguente link: http://itra.esteri.it/Visualizza.asp?ID=47163);
- documentazione validamente formata dal Paese d'origine, in base alla normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata come conforme all'originale dal consolato italiano del Paese d'origine.Percorso più semplice nell'ipotesi di figli residenti in Italia è, invece, sufficiente la certificazione dello stato di famiglia dal quale risulti l'iscrizione nelle anagrafi della nostra popolazione.

Fonte: ilsole24ore

22 dicembre 2007

Gli Auguri di Novari

Il consueto e monotono giro di Novari nei contact center per distribuire gli auguri di Natale e' purtroppo iniziato. Da Cagliari sono arrivate le prime impressioni.

A tutti i lettori Auguriamo Buone Feste.

La Redazione


20.12.2007

La nostra azienda si e' " sforzata ", malgrado quest'anno buio, a venderci un po' della sua filosofia quotidiana.


Ha iniziato il nostro CENZINO:

" Il governo ci ha rovinati (e quindi lacrime e piagnistei ) , ma se fossi stato al posto del ministro Bersani avrei fatto anche io le stesse scelte (ma allora che ce lo dici a fare? ) "
Il decreto Bersani ci ha tagliato le gambe per circa 120 milioni di euro che poi sono diventati 200 alla fine del discorso.


La cosa buffa e' che la Littizzetto ama tanto ballare tra gli 8 milioni di clienti della 3 e offrire loro il pandoro, ma CENZINO poi ci svela che sono solo 6 perche' 2 milioni di Usim sono SILENTI (ehh si, bisogna essere Ottimisti ).

Poi e' subentrato il lato Zelighiano di Novari parlando di come la burocrazia italiana sia lenta e macchinosa, e tra bolli e timbri spera che i costi di terminazione non " Terminino troppo velocemente" ( siamo alla Frutta , che di questo periodo e' anche SECCA o RINSECCHITA).

Il 2008?

Sara' un successo; la Bersani l'abbiamo assorbita gia' nel 2007, tagliando del 10% i costi aziendali ed alzando le tariffe ai nostri clienti, ma la cosa piu' importante e' che Noi abbiamo 3 TUBI da riempire ...... (se poi ci mettiamo un po' di mastice , una curva a gomito e non facciamo neanche la fattura abbiamo raggiunto il traguardo).


Tutto sommato il suo monologo non ha fatto una grinza, ed alla fine e' stato anche divertente quando ha svelato che gli zainetti porta (fortuna) PC, erano un regalo che non costava un merito Casso.

Si CENZINO potevi anche aspettare e sorbirti la vagonata di dati negativi con lo schiaffo in allegato della Valentina Serri sulla gestione della Dealer , ma non solo.

- Non ho mai scritto in tot. anni , in una slide la parola PESSIMA (ma non e' stato difficile).

Come non evidenziare l'aneddoto sollevato da una collega della dealer di come viene gestito il flusso di chiamate e distribuito al supporto DEALER (che praticamente e' stato formato in fretta e furia e su cui sono state effettuate le Mistery Calls commissionate ad una societa' esterna).
In quell'istante la direttrice AROSIO si e' sollevata di sobbalzo con questo ghigno isterico ed un viso molto molto tirato che veniva sempre piu' evidenziato dal primo piano della telecamera, ed e' riuscita a dire:
- Ma tuuuu non c'eri nelle riunioni precedenti vero? ( si Monica non sei riuscita a plagiarla , ti e' sfuggita anche questa pedina)

Il fatto che il CC di Cagliari non e' organizzato in modo tale da supportare tutte le attivita' e' un dato di fatto, ma e' anche palesemente nella norma, malgrado la direttrice voglia far apparire l'opposto.

A proposito.... non ho visto il suo tutor (forse il periodo di vigilanza e' terminato)
Aspettiamocene delle belle ( visto che il minestrone in azienda e' gia' cominciato)

16 dicembre 2007

Impianti H3G-Ericsson pericolosi

Le Segreterie Nazionali SLC FISTel UILCOM unitamente al coordinamento delle RSU hanno incontrato l’azienda ENSI per trovare soluzioni alle questioni di fondamentale interesse in questi ultimi tempi per i lavoratori di ENSI.
La prima questione affrontata è stata quella del progetto “Torri” che coinvolgendo le società Wind e H3G, interesserà sicuramente il Gruppo Ericsson con impatto sui lavoratori di ENSI.
L’azienda pur manifestando estrema cautela sulla realizzazione del progetto si è resa disponibile ad un tavolo di confronto con la partecipazione degli soggetti interessati alla vicenda: OOSS, H3G, Ericsson.
Nessuna preclusione alla richiesta posta dalle OOSS, in deroga al protocollo d’intesa del febbraio 2005 della partecipazione delle RSU.



Le R.L.S. hanno manifestato all’azienda delle grosse criticità su due questioni:



· Stazioni Radio Base: la maggior parte degli impianti passati da H3G ad Ericsson mancano dei requisiti di sicurezza (parapetti di protezione, segnalazione ostacoli, accessi in ambiti ristretti e con scale pericolanti, alcuni casi di presenza eternit, etc). L’80% dei siti manca della scheda valutazione rischi e il restante 20% è redatto in maniera molto lacunosa. Questa situazione non sono più tollerabili.
· Relazioni tra R.L.S. e R.S.P.P. le RLS presenti hanno manifestato una mancanza di relazioni con il Responsabile della Sicurezza Aziendale, gli incontri annuali, quando sono fatti difficilmente si chiudono con il verbale, inoltre si evidenzia una carenza o la non idoneità di alcuni D.P.I. in particolare per quanto riguarda il vestiario.




L’azienda si è impegnata ad approfondire il problemi in tema di sicurezza sollevando la loro complessità per quanto attiene alle stazioni radio per le implicazione che essi hanno con l’azienda che ne ha affidato la gestione ad ENSI.




Le OOSS hanno sollecitato a risolvere a breve quanto denunciato in termini di sicurezza altrimenti inizieranno un percorso esterno alla Azienda per tutela dei lavoratori.



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Ricordiamo che la rete di H3G è stata ceduta in outsourcing alla Ericsson, insieme agli addetti, quasi settecento lavoratori, nostri colleghi, che stanno lavorando in condizioni precarie. I recenti rapporti Istat indicano che ogni giorno in Italia quattro persone muoiono sul luogo di lavoro. E' il bilancio di una guerra tutta italiana. Che dobbiamo vincere.


La Redazione

15 dicembre 2007

Sforbiciatina ai costi di terminazione

Vince l'UE, ecco il taglio delle tariffe

Dopo la battaglia intrapresa dalla Commissaria europea Viviane Reding, ecco il provvedimento Agcom che riduce le tariffe di terminazione di H3g.
L'Autorità, infatti, dopo una lunga riflessione ha deciso di intervenire sulle tariffe che gli altri operatori pagano a 3 Italia per le chiamate dirette verso la sua rete.
Dagli attuali 18,75 centesimi al minuto si passa, quindi, a 16,26 centesimi, con un risparmio consistente certo, ma mentendo comunque una considerevole differenze tra le tariffe dei diversi gestori.

La terminazione su rete Wind, infatti, costa solo 11,09 centesimi al minuto che diventano appena 9,97 centesimi quando le chiamate vengono dirette verso Tim o Vodafone.
Disparità di trattamento fino ad ora giustificata con le diverse condizioni d'accesso da parte dei vari operatori, ma sulla quale l'establishment europeo non sembra disposto a chiudere un occhio.
Un primo intervento del Garante italiano, dunque, sembra porsi in linea con le tesi della Commissaria Reding, ma molta strada c'è ancora da percorrere.
Nel frattempo, ironia della sorte, mentre si diffondeva la notizia del provvedimento Agcom, l'AD di H3g per l'Italia, Vincenzo Novari, durante un convegno a Roma stava proprio sottolineando l'importanza di un quadro regolatorio adeguato come prima causa di prosperità o fallimento di un'azienda che di occupa di comunicazione, innovazione e nuove tecnologie.

Chissà come avrà preso la notizia Mr. Novari?

Fonte: Portel.it

Mr.Novari iniziera' nei prossimi giorni il consueto tour nei contact center per gli auguri di Natale ai dipendenti.
In occasione di questo incontro ci attendiamo un bilancio del 2007 e di conoscere meglio le strategie e gli obiettivi del 2008.


La Redazione

13 dicembre 2007

Il punto sull' infortunio in itinere.

D: A seguito di un tamponamento mentre mi recavo al lavoro sono stato tamponato ed essendo sul percorso casa-lavoro sono stato messo in infortunio poiche' mi sono beccato il famoso "colpo di frusta". L'Inail mi ha mandato a casa un questionario dove richiedono numerose informazioni sul tragitto effettuato e se tale percorso e' coperto dal servizio pubblico, altrimenti l'infortunio non e' indennizzabile . Posso saperne di piu'?


R: L'infortunio in itinere consiste nell’infortunio occorso al lavoratore durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, oppure durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha piu' rapporti di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. L'indennizzibilità dell'infortunio opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purche' necessitato. Restano esclusi gli infortuni direttamente cagionati dall'abuso di alcolici e di psicofarmaci o dall'uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni.

Sull'argomento la Direzione Generale Inail ha elaborato nel 1998 una guida con cui, alla luce della giurisprudenza più recente, che spesso è stata di orientamento negativa nei confronti dell'Istituto, suggeriva alle sedi interpretazioni meno restrittive da adottare nella trattazione dei singoli casi.
In particolare nella guida veniva fornita la definizione di rischio generico della strada che si trasforma in rischio specifico, o generico aggravato, quando assurga a rischio diverso e più grave di quello che incombe sulla generalità degli utenti della strada ricorrendo condizioni quali:
- la necessità di percorrere una strada determinata che conduce esclusivamente al luogo di lavoro;
- la necessità di servirsi di mezzi di trasporto forniti dal datore di lavoro;
- la necessità di utilizzare mezzi di trasporto privati in quanto il posto di lavoro è irraggiungibile con i mezzi pubblici per motivi di percorso, di orario o di sciopero degli stessi o in quanto il mezzo pubblico richiederebbe attese complessive (andata e ritorno) superiori ad un'ora;
- la necessità di trasportare strumenti di lavoro;
- la necessità di utilizzo del mezzo privato quando il percorso da effettuare a piedi risulti superiore ad un km per ogni tragitto considerato separatamente.


Veniva precisato, inoltre, che l'infortunio deve avvenire sul tragitto che costituisce l'itinerario normale, quello cioè più breve e diretto, per recarsi al lavoro o per tornarne, non risultando giustificabili deviazioni effettuate per ragioni personali, a meno che esse dipendano da cause di forza maggiore quali viabilità interrotta, guasto meccanico, malore, soccorso a persona vittima di incidente stradale.


Giurisprudenza più recente


Sia la previsione normativa sia la guida operativa elaborata dall'Inail confermano una apertura interpretativa in materia che viene da ultimo confermata anche due recenti sentenze di Cassazione che analizziamo di seguito.
Con la sentenza n.14508\2000 (patrocinata dal Consulente legale centrale dell'Inas-Cisl Avv. Domenico Concetti) la Suprema Corte conferma la sua evoluzione interpretativa, sovvertendo ancora una volta l'orientamento seguito nel passato con la sentenza n.1830\89, riconoscendo l'infortunio di un lavoratore che, avendo preso casa nel luogo di prestazione dell'attività lavorativa, era rimasto vittima di un incidente automobilistico mentre si recava a fare visita ai propri cari.
Tale orientamento positivo ribadisce quello delle sentenze n.12903\97 e 11148\98.
A parere della Corte, infatti, per luogo di abitazione non si può intendere solo quello di personale dimora, ma "soprattutto il posto nel quale si svolge la personalità dell'individuo, cioè la famiglia".
Perciò, anche il percorso di andata e ritorno dalla casa di famiglia all'ufficio va considerato normale.
Inoltre, l'uso di un mezzo privato, pur in presenza di un idoneo servizio pubblico, è giustificabile con l'urgenza di accorciare i tempi di percorrenza.
In sintesi secondo la Cassazione come è tutelato il diritto a scegliere liberamente la propria residenza ad una distanza ragionevole dal lavoro, uguale tutela è da riconoscere in applicazione degli artt. 29 e 31 della Costituzione al diritto - dovere di tener conto delle esigenze familiari.
La Suprema Corte ricorda che in proposito anche il legislatore con il richiamato Dlgs 38\2000 si è ispirato a detti principi comprendendo nella copertura assicurativa le interruzioni e le deviazioni del tutto indipendenti dal lavoro, ma dovute ad esigenze essenziali e improrogabili.
Con la sentenza n. 14715\2000 la Cassazione prende in considerazione, invece, il caso di una lavoratrice caduta dalla bicicletta a seguito di uno scippo mentre tornava a casa dal lavoro.
Nella fattispecie l'uso della bicicletta era giustificato dalla maggiore rapidità del mezzo rispetto ai trasporti pubblici (sei-sette minuti contro quarantacinque) e dalla variabilità dell'orario di uscita che non poteva conciliarsi facilmente con gli orari dei mezzi di linea e che, quindi, impediva alla assistita di arrivare presto a casa dove l'attendevano gli impegni serali di ogni madre di famiglia.
A parere della Suprema Corte, quindi, la caduta determinata da scippo non deve distinguersi dalla caduta determinata dalla collisione con altro utente in quanto in ogni caso il rischio era connesso allo spostamento giustificato dall'inadeguatezza del mezzo pubblico se rapportato agli orari di lavoro dell'assistita ed ai suoi impegni familiari.
Come si evidenzia entrambe le decisioni della Suprema Corte mettono al centro della valutazione l'indissolubile connubio uomo-lavoratore ed il valore assoluto della famiglia che, come confermato anche dalla Costituzione, è valore primario per la nostra collettività.

1 dicembre 2007

Sentenze

Raccolta di sentenze & c. in giro per il web

PROVA DEL NUMERO DI ORE LAVORATE: NON SONO DECISIVE LE RISULTANZE DELLE BUSTE PAGA: Non esiste una presunzione assoluta di corrispondenza della retribuzione percepita dal lavoratore rispetto a quella risultante dai prospetti di paga ed è sempre possibile l'accertamento dell'insussistenza del carattere di quietanza alla sottoscrizione eventualmente apposta dal lavoratore sulle buste paga.(Cassazione civile Sentenza, Sez. Lav., 19/10/2007, n. 21913)





IL CONGEDO STRAORDINARIO può essere concesso ad un genitore nello stesso periodo in cui l'altro genitore fruisca del congedo di maternità o del congedo parentale per il medesimo figlio: tali benefici, infatti, sono previsti in favore di due situazioni completamente diverse e non contemporaneamente tutelabili tramite l'utilizzazione di un solo istituto. (Messaggio INPS 20/09/2007, n. 22912)

28 novembre 2007

Inderogabile il regime delle pause di lavoro stabilito dal Dlgs 626/1994 per gli addetti ai videoterminali (VDT)

Abbiamo piu' volte affrontato con l'Azienda l’argomento in materia di pausa 626 ma riteniamo utile e soprattutto attuale tornare a parlarne per rinfrescare la memoria ai poco attenti dando anche indicazione delle sanzioni previste qualora non si rispettasse la suddetta norma di legge.


Il Decreto legislativo n.626/1994, con le successive modifiche ed integrazioni, prevede un Titolo specifico per la tutela dei lavoratori addetti ai VDT.

Le disposizioni protettive riguardano nell’insieme il posto di lavoro che comprende le attrezzature e gli accessori connessi all’uso del videoterninale (schermo, tastiera, piano e sedile di lavoro).
L’art.51 del suddetto decreto disciplina la pausa, necessaria a garantire il riposo dell'apparato visivo, delle strutture muscolari e tendinee impegnate in movimenti ripetitivi e il cambiamento posturale che consenta di abbandonare la posizione "seduta".

Tale articolo recita:

  1. Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività.
  2. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale.
  3. In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l'interruzione di cui al comma 1, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.
  4. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità.
  5. E' comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro.
  6. Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro.
  7. La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro e, come tale, non è riassorbibile all'interno di accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro.

Il datore di lavoro deve valutare i rischi per la vista e per gli occhi, i problemi legati alla postura e all’affaticamento fisico e mentale e le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale. Alla suddetta valutazione deve seguire l’adozione di misure appropriate per ovviare ai rischi riscontrati.



SANZIONI

Il sistema sanzionatorio colpisce la violazione delle norme poste a tutela della sicurezza e dell’igiene del lavoro, nonche’ delle condizioni psicofisiche – integrita’ fisica e personalita’ morale – del lavoratore (art. 2087 c.c.)
La sanzione per i reati contravvenzionali in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro e’ di regola riferita ad un comportamento semplicemente inosservante, anche indipendentemente dal verificarsi in concreto di una situazione di pericolo: si commette un reato quando si omette di attuare una misura di prevenzione, anche se nessun lavoratore ha subito un danno (c.d. reato formale o di pura condatta).
Per le contravvenzioni e’ prevista in via generale l’irrogazione della pena alternativa dell’arresto non superiore a sei mesi o dell’ammenda non superiore a euro 4.131,00, opportunatamente graduate in rapporto alla gravita’ degli illeciti alle quali si aggiungeranno quelle previste dall’art.590 c.p. in materia di lesioni personali colpose.

16 novembre 2007

Il lupo perde il pelo ma non il vizio

COMUNICATO

A distanza di pochi mesi dagli spiacevoli eventi passati (vedi party I e party II), di nuovo, nella sede di Cagliari una situazione insostenibile. Accade infatti che, da un po' di tempo, i rapporti tra alcuni colleghi ed i loro rispettivi coach hanno subito un improvviso raffreddamento.

Siamo venuti a conoscenza del fatto che i colleghi coinvolti sono costretti a lavorare in condizioni di costante stress psicologico, indotto da un controllo pregnante ed invasivo della persona, in un clima saturo di continue pressioni e minacce (sottintese e non) di richiami verbali e scritti.

Immediatamente, al fine di poter al meglio comprendere e valutare gli eventi, abbiamo interpellato i quadri aziendali, che in precedenza ci avevano manifestato la loro piena disponibilità: anche in questo caso abbiamo avuto conferma che in caso di necessità ci sono dei punti di riferimento sempre disponibili al dialogo.

La nostra prima impressione è stata confermata: come già avvenuto in precedenza, nella sede di Cagliari si riscontrano degli atteggiamenti lontani dalle linee guida aziendali distanti da chi, tra le alte "sfere" di H3g, ha individuato nel dialogo pacifico e sereno le fondamenta dei rapporti tra i CA ed i livelli successivi della scala gerarchica.

In questo caso, alcuni coach (ci teniamo a sottolineare: solo alcuni ) hanno ignorato totalmente quel fondamentale principio (universalmente riconosciuto come valido) che dice che la rendita di un dipendente e la sua produttività calano drasticamente quando il lavoratore è costretto a lavorare in condizioni di costante stress.

Un controllo ad libitum che non sia strettamente necessario ai fini della produzione e della sicurezza sul lavoro, non può e non deve essere perseguito: il potere di vigilanza deve trovare un limite nel rispetto della dignità del lavoratore.

Confermando che siffatti eventi non possono essere tollerati, rimaniamo ora in attesa delle verifiche in corso da parte dell'Azienda, sempre fermo restando che la situazione deve rientrare immediatamente alla normalità, per permettere ai colleghi di tornare a lavorare in un ambiente sereno.

Il Coordinatore Territoriale TLC
Mauro Dessì


Stando ancora cosi’ le cose nel contact center di Cagliari proponiamo di dare in omaggio oltre all’utile agenda del lavoratore anche il best seller “Il metodo Antistronzi” di Robert Sutton di cui abbiamo gia' parlato nel precedente post.

Quanto siano utili simili atteggiamenti ci risulta ancora oscuro. Quello che e' chiaro invece e' che la stress economy non paga piu' e pertanto una Azienda come 3Italia, sempre al passo con i tempi, dovrebbe sbarazzarsi di questi personaggi.

La Redazione

14 novembre 2007

NON FAI UN CACCHIO...E SIMILI.

Attenzione nell'usare questo tipo di espressioni; si rischia la condanna per ingiuria.

Lo rileva la Cassazione, confermando la condanna inflitta dalla Corte d'Appello di Roma ad un superiore che si era rivolto ad un lavoratore dicendogli "mo' m'hai rotto li c..., io voglio sape' te che c.... ci stai a fa' qua dentro, che nun fai un cacchio ed altro".

Qualora le frasi usate "sia pure attraverso la censura di un comportamento integrino disprezzo per l'autore del comportamento, o gli attribuiscano inutilmente intenzioni o qualita' negative e spregevoli, non puo' sostenersi che esse, in quanto dirette alla condotta e non al soggetto, non hanno potenzialita' ingiuriosa".

UNA CRITICA NON PUO' E NON DEVE SCONFINARE NELL'INSULTO.

11 novembre 2007

Servizi e Convenzioni Cisl

Queste le interessanti convenzioni attualmente disponibili per gli iscritti Fistel.

Chi non dispone di pc con connessione ad internet puo' recarsi con la propria tessera Fistel-Cisl al piano terra della sede CISL di Via Ancona 11 Cagliari - Tel. 07034901 dove trovera' a disposizione delle postazioni internet utilizzabili GRATUITAMENTE.

Il Centro Studi CISL di Firenze ricorda a tutti gli iscritti che, compatibilmente con le attività in calendario, la struttura è a disposizione anche per brevi periodi di soggiorno per turismo. Maggiori info e costi al seguente link

Il sistema dei servizi CISL comprende servizi per l’assistenza fiscale, pensionistica, legale, assicurativa ma anche attività formative e per il tempo libero.
Qui di seguito solo alcuni dei servizi disponibili per gli iscritti. L'elenco completo lo trovate cliccando qui.
Per maggiori info contattate i vostri delegati Giuseppe e Gian Paolo Faedda.

ADICONSUM Associazione Difesa Consumatori e Ambiente

ALAI Associazione Lavoratori Atipici e Interinali
Rappresenta e tutela, singolarmente e collettivamente, tutti i lavoratori impegnati nei cosiddetti nuovi lavori: lavoro somministrato, collaborazioni coordinate e continuative a progetto, lavori socialmente utili.

ANOLF Associazione Nazionale Oltre le frontiere
E'attiva nei campi dell’informazione e della sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione, sulla cooperazione con i paesi in via di sviluppo, sulle iniziative a sostegno delle politiche migratorie, assistenza e accoglienza dei cittadini immigrati.

CAAF Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale

ETSI Ente Turistico Sociale Italiano
Propone ai soci una vasta gamma di servizi e convenzioni nei settori del turismo, dello sport, della cultura e dello spettacolo con offerte differenziate per giovani, anziani , lavoratori, famiglie.

INAS Istituto Nazionale di Assistenza Sociale
Tutela gratuitamente i cittadini, i lavoratori e i pensionati per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro.

SICET Sindacato Inquilini Casa e Territorio
Promuove e contratta le politiche abitative del territorio e dell’ambiente per la salvaguardia del bene casa, la vivibilità delle città e la difesa dei contesti urbani. Fornisce inoltre attività di difesa e tutela.

UNIONVITA
E’ la compagnia di assicurazioni sulla vita della CISL

10 novembre 2007

Parto con.....4!

Riceviamo la felice notizia che la nostra collega Rita e' diventata mamma di 4 gemelli. Il parto plurigemellare e' avvenuto all'ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari. La notizia riportata anche da tutti i quotidiani e' un evento eccezionale; l'unico parto quadrigemino degli ultimi 15 anni nell'ospedale cagliaritano. "E' stata una gravidanza difficile portata a termine con pieno successo", ha detto il responsabile dell'equipe medica Stefano Angioni. I bambini, infatti, stanno bene e respirano autonomamente.

Alla mamma e papa' facciamo tantissimi auguri.


La Redazione

8 novembre 2007

Accordo sul contratto aziendale

Questa notte, dopo una lunghissima mediazione, è stato finalmente siglato l'accordo sul contratto integrativo H3G.
Nelle prossime settimane saranno organizzate assemblee in tutta Italia per parlare dell’accordo e per VOTARLO.


Se prevarranno i SI, l’accordo diventerà valido a tutti gli effetti a partire dal 1 gennaio 2008.
Se invece prevarranno i NO, si dovrà necessariamente riaprire la trattativa.

Siete invitati a lasciare un commento indicando le vostre impressioni e/o suggerimenti ed infine votare il sondaggio che trovate pubblicato in prima pagina.


Fare click sull'immagine per ingrandirla.










COMUNICATO STAMPA

IL GIORNO 8 NOVEMBRE 2007 E’ STATA SIGLATA DA SLC/FISTEL/UILCOM UNITAMENTE AL COORDINAMENTO RSU DI 3 ITALIA UN IMPORTANTE IPOTESI DI ACCORDO CON L’AZIENDA H3G.

FINALMENTE SOSTIENE IL SEGRETARIO NAZIONALE FISTEL-CISL RAFFAELLA DI RODI ANCHE A QUESTI LAVORATORI, ABBIAMO PORTATO A CASA LA CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO.

SI E’ DETERMINATO UN PREMIO DI RISULTATO CON DURATA QUADRIENNALE 2008-2011 BASATO SU DUE PARAMETRI: UNO ECONOMICO E IL SECONDO DI QUALITA’, CHE PER IL SOLO ANNO 2008, TENUTO CONTO DELLA FASE DI START-UP ORMAI CONCLUSA DA TEMPO E SOPRATTUTTO DELL’IMPEGNO PROFUSO DAI LAVORATORI DI 3 ITALIA AD IMPLEMENTARE LA COMPETITIVITA’ AZIENDALE E CONTEMPORANEAMENTE MIGLIORARE QUELLA DELL’ANNO IN CORSO, SLC-FISTEL-UILCOM HANNO CONVENUTO CON L’AZIENDA DI EROGARE DUE ANTICIPI DEL PREMIO DI RISULTATO CON CONGUAGLIO A SETTEMBRE 2009, ED AL RAGGIUNGIMENTO DEL 100% DEI RISULTATI RAGGIUNTI AL LIVELLO 5° I SEGUENTI IMPORTI:

GIUGNO 2008
€ 500

DICEMBRE 2008
€ 400

SETTEMBRE 2009 (CONGUAGLIO)
€ 1000

SI E’ DATA RISPOSTA SUI TURNI IN TERMINI DI VISIBILITA’, CAMBI TURNO ECC.

IMPORTANTI CONQUISTE SOCIALI A FAR DATA DAL 1 GENNAIO 2008

ASSEGNAZIONE DEL TICKET A TUTTI I LAVORATORI CHE ABBIANO EFFETTUATO ALMENO 4 ORE DI PRESTAZIONE, ELEVAZIONE DEL TICKET A €. 5,29.

RISPOSTE SULL’INQUADRAMENTO PASSAGGI AL 4° LIVELLO DOPO 24 MESI DI PERMANENZA AL 3° LIVELLO, PASSAGGI DAL 4 AL 5 LIVELLO, REPERIBILITA’, RISPOSTE SOCIALI CHE RIGUARDANO I PERMESSI ESAMI CON UN RICONOSCIMENTO DI ULTERIORI 2 GIORNI PER SOSTENERE IL QUINTO ESAME, QUALORA LO STUDENTE ABBIA SUPERATO NELL’ANNO TRE SU QUATTRO ESAMI.

- PERMESSI PER VISITE SPECIALISTICHE DOCUMENTATE

- UTILIZZO 150 ORE PER LA FREQUENZA DI CORSI DI PERFEZIONAMENTO POST LAUREA PER CORSI ATTINENTI CON L’ATTIVITA’ AZIENDALE.

- MANTENIMENTO ASSISTENZA SANITARIA.

OGGI POSSIAMO DARE RISPOSTE A QUELLI CHE SONO I LEGITTIMI DIRITTI DI TUTTI QUEI LAVORATORI CHE HANNO CONTRIBUITO IN TUTTI QUESTI ANNI ALLA CRESCITA DELL’AZIENDA.

PER QUESTE MOTIVAZIONI DI RODI FISTEL-CISL RITIENE POSITIVA L’IPOTESI CHE SARA’ SOTTOPOSTA AL VAGLIO DEI LAVORATORI.



COMUNICATO

Nella notte dell’8 Novembre è stata sottoscritta dalle Segreterie Nazionali e territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, il Coordinamento Nazionale delle Rsu e l’azienda 3 Italia, l’ipotesi di accordo sul 2° livello. L’ipotesi passerà ora al vaglio dei lavoratori nei prossimi giorni. In particolare l’accordo giunge dopo un anno di intenso confronto, che ha più volte sfiorato la rottura, con una campagna costante di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori che ha portato l’azienda a riconoscere, a 7 anni dalla sua nascita, l’importanza strategica dei lavoratori e il fondamentale contributo dato al successo di 3 Italia.
L’ipotesi di accordo in particolare stabilisce:

TURNI
- visibilità turni: tutto il personale in turno avrà visibilità per 7 settimane dei turni e di 10 per i riposi; viene riconosciuto il diritto ad effettuare, a parità di skill e in riferimento alla singola sede, fino ad 8 cambi turni. Il cambio turno potrà essere chiesto anche con la giornata di libero lavorativo (questo a partire da maggio 2008 per adeguare i sistemi); si contrattualizza (si rende cioè certa) la pressi in relazione ai riposi nei week-end.

AUMENTO ORE PART-TIME
- in caso di assunzione verrà data priorità alle richieste di aumento delle ore dei part-time, accogliendo le domande secondo i seguenti criteri: prima i PT a 4 ore, poi a parità di ore in base ai carichi familiari e successivamente in base all’anzianità contrattuale; in caso di un secondo lavoro certificato l’azienda si impegna a modificare la collocazione del lavoratore nel sistema di turnazioni.

PAUSA PRANZO FULL-TIME
- si contrattualizza la norma che prevede mezz’ora di pause retribuita per il personale full time addetto ai servizi al cliente.

TRASFERTE
- si contrattualizzano le norme sui rimborsi per le trasferte, con un impegno dell’azienda in caso di problemi sui rimborsi tramite carta a risolverli per evitare esborsi da parte del lavoratore.

TEMPO DI VIAGGIO
- si riconosce che il tempo di viaggio per spostamenti di minimo 50 KM e per un periodo superiore ai 30 minuti verrà retribuito all’85% della normale retribuizione (ovviamente la norma non trova applicazione in caso di altri istituti come per esempio la reperibilità).

TICKET RESTAURANT
- il ticket restaurant è riconosciuto a tutti i lavoratori di 3 Italia (quindi ai PT 4, ai PT 5 ai PT 6) e in ogni caso, purchè la prestazione duri almeno 4 ore (quindi anche al full-time o al PT6 se nella giornata a preso 4 o 2 ore di ROL, per esempio); il valore del ticket è stato portato al massimale previsto per legge ai fini dell’esenzione a carico azienda e lavoratore (cioè a 5,29 euro) con l’impegno, appena la norma verrà cambiata ad incrementarlo.

PASSAGGI DI LIVELLO
- viene contrattualizzato il passaggio dal 3° al 4° livello dopo almeno 24 mesi di permanenza al 3° (migliorando quanto previsto dal CCNL). Viene stabilito un percorso, a cui tutti i lavoratori addetti alle attività di supporto clienti potranno accedere, per i passare dal 4° al 5° livello.
Passaggio che potrà avere 2 diverse caratteristiche:
  1. 36 mesi minimo di permanenza al 4° livello più una rotazione su almeno due attività tra cui a titolo esemplificativo Reclami, Retention, Stop Loss, Dealer/Sales, Trial Alto Valore, Check Line e Collection/CVP/Eventi Negativi (per un periodo di almeno 3 mesi che saranno certificati). Nel caso che nei 36 mesi il lavoratore abbia poi svolto solo una delle attività, l’azienda si impegna a garantire una job rotation per accedere ad un secondo tipo di attività valida per il passaggio di livello;
  2. 36 mesi minimo di permanenza al 4° livello più una permanenza in una delle seguenti attività:3 for top, Delta Force, HF, analista frodi (minimo 3 mesi).
    In ogni caso per il pregresso, l’azienda si impegna a ricostruire per gli attuali lavoratori al 4° i percorsi professionali per verificare la maturazione dei requisiti di cui sopra a procedere entro l’anno al riconoscimento del 5° livello (questa ricostruzione sarà oggetto di informativa alle RSU).

- A regime al maturare dei requisiti i passaggi saranno effettuati con cadenza semestrale (a giugno e dicembre di ogni anno) e la percentuale dei passaggi non potrà essere inferiore al 50% a semestre (100% nell’anno cioè).

REPERIBILITA’
- l’istituto viene normato intervenendo sulle fasce di reperibilità (Lun-Ven dal termine orario ordinario alle 9 del giorno dopo; sabato dalle 9 alle 9 del giorno successivo; Dom e fest. dalle 9 alle 9 del giorno successivo); il periodo di reperibilità sarà di norma di un settimana al mese e sarà comunicato almeno 48 ore prima; per i lavoratori inquadrati fino al 5° livello l’indennità di reperibilità sarà pari a 25 euro al giorno (Lun-Ven), 50 euro (Sab), 62 euro (Dom e fest.); per i lavoratori al 6° e 7° livello le indennità saranno rispettivamente di 29, 62, 77 euro; per gli interventi effettuati in reperibilità (sia da remoto che presso la sede aziendale) ai lavoratori fino al 5° livello verrà corrisposta esclusivamente la maggiorazione relativa al lavoro straordinario (minimo 15 minuti); per i lavoratori al 6° e 7° livello per interventi di durata uguale o superiore a 2 ore 40 euro lordi. In relazione al riposo compensativo per un intervento tra 2 e meno di 4 (fascia di riferimento 22-7) il riposo sarà pari a 4 ore; per un intervento pari a 4 o più ore (fascia 22-7) il riposo sarà pari a 8 ore. In caso di reperibilità nella fascia 2-6 , a fronte di almeno 3 interventi, verrà riconosciuto un ulteriore riposo compensativo di 15 minuti ad intervento.

ASSISTENZA SANITARIA E MALATTIE NON DOCUMENTATE
- si contrattualizza la prassi in atto, esplicitandola.


RITARDI TURNISTICA
- l’azienda riconosce il diritto a tutti i lavoratori turnisti, in caso di ritardi dovuti a eventi di forza maggiore, di poter entrare in ritardo fino ad un massimo di 10 minuti al giorno, recuperandoli a fine giornata. I ritardi ricompresi non potranno quindi essere più causa di eventuali richiami o trattenute in busta paga.

JOB ROTATION
- l’azienda si impegna a garantire che i lavoratori non potranno, su una media di 4 mesi, svolgere attività on line per più del 60% del tempo di lavoro. Il rispetto della job rotation sarà oggetto di 2 confronti l’anno con le RSU.

PERMESSI ESAME E DIRITTO ALLO STUDIO
- fermo restando quanto prevede il CCNL (8 giorni l’anno per sostenere esami, più il giorno di esame come per legge), l’azienda riconosce al lavoratore che ha già superato almeno 3 esami su 4, il diritto ad ulteriori due giorni (più quello per l’esame), permettendo quindi una migliore pianificazione del piano di studi. In ogni caso i giorni di riposo e libero lavorativo immediatamente antecedenti al giorno di esame non saranno considerati come permessi (per esempio nel caso di esami il lunedì). Le 150 ore potranno essere utilizzate per perfezionamento post-laurea per corsi, ad esempio, con indirizzo economico, aziendale, tecnico e informatico.

PERMESSI VISITE MEDICHE
- ogni lavoratore avrà diritto a 12 ore l’anno per visite mediche specialistiche.

PREMIO DI RISULTATO
- al raggiungimento degli obiettivi di ricavi da servizi e di qualità l’Azienda riconosce a tutti i lavoratori (compresi i contratti a termine, i somministrati, ecc.) un Premio di Risultato che mediamente (obiettivo 100%) pagherà (al 5° livello, full time): a Giugno 2008: 500 euro / a Dicembre 2008: 400 euro/ a Settembre 2009: 1000 euro/ a Luglio 2010: 1200 euro/ a Luglio 2011: 1350 euro/ a Luglio 2012: 1500 euro.
Il premio sarà riproporzionato in base alle assenze su base dell’anno di maturazione, con esclusione dei giorni di Ferie, Ex Festività, ROL, astensione obbligatoria per maternità, infortuni sul lavoro, permessi ex legge 104/92, e di una franchigia pari a 30 giorni. Viene inoltre costituito uno specifico osservatorio costituito da impresa e sindacati per monitorare gli andamenti e gli obiettivi.

Le Segreterie, nell’esprimere un giudizio positivo dell’ipotesi, sottolineano come l’azienda abbia concretamente dovuto riconoscere l’importanza ed il ruolo delle Organizzazioni Sindacali e delle RSU, accogliendo i punti principali della piattaforma rivendicativa approvata dai lavoratori lo scorso anno. A dimostrazione della bontà e della giustezza delle certezze e tutele che chiedevamo venissero riconosciute a tutti i lavoratori di 3 Italia.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

**************

Contratto integrativo


Nei giorni scorsi è stata data notizia con grande enfasi della firma da parte di Slc Cgil - Fistel Cisl - Uilcom Uil del contratto di secondo livello per i lavoratori di H3g.. anzi del Gruppo 3 Italia.


Dopo mesi e mesi di trattative, dopo la minaccia di procedure di sciopero da parte di Slc, si è giunti ad un accordo che non manca di avere aspetti positivi per i lavoratori (buoni pasto ai part time, aumentata visibilità dei turni, ulteriori due giorni di permesso per esami)


UGL Telecomunicazioni avanza delle perplessità


Nel testo dell’accordo i passaggi dal 3° al 4° livello avvengono dopo “almeno 24 mesi”, il che non vuol dire dopo 24 mesi, ma solo “non prima di 24 mesi”; secondo tale norma 60 mesi nel 3° livello sarebbero regolari. Benché l’Azienda abbia rispettato fino ad oggi il passaggio dopo 24 mesi, sarebbe stato opportuno mettere a contratto il passaggio “trascorsi i 24 mesi”, a maggior tutela dei lavoratori.


I lavoratori che dopo 36 mesi hanno maturato il passaggio dal 4° al 5° livello sono soggetti ad una verifica tramite questionario e tramite valutazione dei responsabili: questa norma è peggiorativa rispetto quanto stabilito dal CCNL e non lascia garanzie al lavoratore contro eventuali discriminazioni; serve maggiore trasparenza.


Il numero di cambi turni nel mese viene fissato ad una massimo di 8 sommando quelli richiesti e quelli concessi: Ugl Telecomunicazioni ritiene che, garantendo la continuità lavorativa, non dovrebbe esserci alcun vincolo per il cambio turno tra due lavoratori che svolgono o possono svolgere la stessa attività.


Tale vincolo sul numero dei cambi ci sembra pretestuoso e a tutela dei soli ruoli direttivi, ai quali verrebbe “preservata l’incombenza” di dover “parlare oggi con Mario e domani con Luca”: ancora una volta non si fanno le azioni necessarie per cercare di agevolare i lavoratori più disagiati a superare le difficoltà quotidiane


Premio di risultato: Ugl Telecomunicazioni considera discriminatorio il riassorbimento del PDR da parte dell’MBO; in pratica i lavoratori che hanno parte della retribuzione variabile non avranno diritto al Premio di risultato che verrà riassorbito.


Legalizzazione dei 3 giorni di malattia senza certificato: le tre famose giornate di assenza senza necessità di certificato medico sono state normizzate dal presente accordo ma non sono state estese a tutti i lavoratori dell’azienda creando, anche in questa concessione , differenziazione tra call center (che continua a non poterne usufruire) e “resto del mondo”.


Una ulteriore riflessione ci porta a dire che il cantar vittoria sull’accordo relativo al Premio di Risultato potrebbe suonare come una beffa.


Nessuno pubblicamente ne parla, ma tutti sanno che la nostra Azienda dal 2008 potrebbe essere proprietà di altri azionisti.


Quindi sarebbe stato necessario non tanto arrivare a pianificare il premio fino al 2011, quanto cercare di ottenere la sua erogazione in tempi rapidi, essendo comunque l’impatto finanziario del PDR non rilevante per l’Azienda.


Sarebbe stata inoltre "prova di buona fede " da parte dell'Azienda la pianificazione dell'erogazione dello stesso quanto meno nel primo trimestre del 2008, per dimostrare ai lavoratori che l'Azienda ha tenuto conto dell'impegno profuso dagli stessi negli anni passati, anni in cui hanno dato il massimo pur senza avere premi di nessun genere (quantomeno i colleghi del CC..).


Roma, 10 novembre 2007 La Segreteria Nazionale

22 ottobre 2007

3Italia ancora sotto i riflettori!

Stiamo assistendo giorno dopo giorno ad un continuo pressing mediatico su 3Italia che a dir il vero si sta decisamente impegnando per mantenere viva l’attenzione seppur in un modo molto negativo.

Prima, vittima di numerose indiscrezioni e smentite (tuttora poco convincenti!) sulla sua vendita da parte di Hutchinson Whampoa; poi, condannata dall’Antitrust per gli ultimi slogan pubblicitari “Zero3” ritenuti ingannevoli.

Ora si trova sotto un duro attacco per le numerose rimodulazioni ai piani tariffari e alle autoricariche attuate nei giorni scorsi a danno di numerosi clienti. Rimodulazioni che secondo gli esperti delle piu’ importanti riviste e siti specialistici del settore sono illegali ed in contrasto con il recente decreto Bersani ed il Codice delle Comunicazioni Elettroniche. E’ stata presentata una interpellanza parlamentare da parte dell’on.Fogliardi e nei prossimi giorni (il 25 Ottobre) si attende la sentenza da parte del tribunale di Milano a seguito della citazione in giudizio da parte delle piu’ importanti associazioni dei Consumatori come l’Adiconsum ed il Movimento dei Consumatori, solo per citarne alcune, che sono state bersagliate di richieste di intervento.

Senza entrare in merito alle scelte aziendali, siamo preoccupati perche’ le numerose segnalazioni che riceviamo via email evidenziano il timore di possibili ripercussioni che si avranno portando avanti strategie di marketing che minano continuamente la fiducia del consumatore ed il disagio degli stessi operatori che in prima linea sono quotidianamente esposti nella gestione dei reclami.

Siamo d’accordo con chi pensa che la pubblicita’ positiva o negativa sia sempre utile ma sarebbe da evitare almeno quella che molto probabilmente portera’ ulteriori strascichi legali.

Nei prossimi giorni torneremo sull’argomento sperando di portarvi qualche buona notizia.

La Redazione

16 ottobre 2007

3 Italia e Wind, vendita 18.000 torri

Parte l'offerta congiunta Wind-3 Italia (gruppo H3g) per la vendita delle 18.000 torri di comunicazione con tecnologie Gsm, Umts e Dvbh. Le parti, secondo fonti vicine all'operazione, costituiranno una societa' ad hoc dal nome Eiffel, nella quale verranno conferiti gli asset oggetto della cessione. Dall'operazione e' atteso un incasso superiore ai 2 miliardi di euro. Il progetto, che ha 'una valenza industriale', prevederebbe la cessione del 50,1% di Eiffel ai migliori offerenti.

Fonte: Ansa


8 ottobre 2007

NOTA INFORMATIVA 3 ITALIA bis

Roma, 8 ottobre 2007


Il giorno 8 ottobre 2007 le Segreterie Nazionali SLC-FISTEL-UILCOM su invito dell’Unione degli Industriali di Roma, hanno incontrato i responsabili aziendali di H3G. L’azienda, ha rappresentato l’intenzione a fronte della necessità di equilibrare il conto economico, di intraprendere alcune iniziative (Smaltimento delle ferie 2006/07), per evitare di riassorbire dal superminimo gli aumenti contrattuali previsti dal 1° ottobre c.a.

L’azienda si è poi dichiarata disponibile a convocare il Coordinamento Nazionale RSU per il giorno 17 ottobre c.a., per continuare il confronto sul II° livello di contrattazione.

La Fistel/Cisl in coerenza con le azioni finora sostenute per salvaguardare l’azienda e i lavoratori al fine di evitare scelte traumatiche, ha dato disponibilità ad un confronto che individui soluzioni positive per i lavoratori.



Il segretario nazionale

Raffaella di Rodi

3 ottobre 2007

NOTA INFORMATIVA 3 ITALIA

Alle Fistel Cisl Regionali/Territoriali

Alle RSU di 3 Italia


Considerate le notizie apparse sulla stampa e le dichiarazioni dell’AD sulla ventilata cessione della Società 3 Italia a non ben identificati acquirenti, ed il comunicato delle RSU di SLC CGIL, vorrei puntualizzare la posizione della FISTEL CISL.

La Segreteria Nazionale della FISTEL CISL ritiene urgente richiedere un tavolo di confronto con i massimi vertici di 3 Italia per avere chiarezza rispetto alle scelte che l’Azienda sta perseguendo (cessione del servizio voce 133 e creazione di un assetto divisionale finalizzato a costituire una nuova società), e su quali possano essere gli obiettivi futuri dell’Azienda e le conseguenti ricadute occupazionali sui lavoratori.

Del resto, le Segreterie Nazionali di SLC, FISTEL, UILCOM hanno avviato una riflessione con le Segreterie Confederali sui processi di trasformazione nel settore delle TLC per individuare nuovi strumenti di Governo dei processi che stanno determinando un nuovo modello di impresa.

Inoltre la Segreteria Nazionale FISTEL congiuntamente alle altre Segreterie ha contattato per le vie informali l’Azienda 3 Italia per concordare una data (16 ottobre c.a.) per riprendere il confronto sull’integrativo aziendale e condividere una data per un incontro con i massimi vertici aziendali.

Pertanto, in questo delicato momento sia del Settore che dell’Azienda 3 Italia, riteniamo come FISTEL CISL che, nell’ affrontare i cambiamenti che stanno avvenendo nelle TLC, risultano particolarmente inopportune le fughe in avanti di quelle Organizzazioni che in assenza di certezze aziendali creano soltanto sconcerto e prematuri allarmismi.


Il Segretario Nazionale
Raffaella Di Rodi

26 settembre 2007

Scioglimento riserva - Ipotesi di accordo biennio TLC 2007/08 siglata in data 31 luglio 2007.


Le scriventi Segreterie Nazionali Slc-Fistel-Uilcom, in riferimento all’ipotesi di accordo siglata in data 31 luglio 2007 per l’adeguamento economico biennio 2007/08 a seguito dell’approvazione da parte delle assemblee dei lavoratori, sciolgono positivamente la riserva.


Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL
-0-0-0-0-0-0-
Nota: pertanto dal mese di Ottobre avremo in busta paga gli aumenti salariali e il pagamento dell’una-tantum.

21 settembre 2007

Un premio per la squadra....ma non agli addetti ai contact center!


Cliccare sulla foto per ingrandirla.



Riceviamo e pubblichiamo l'intervista ad Ernesto Moraggi responsabile HR di 3 Italia.
A quanto si legge i contact center 3 non sono ritenuti risorse strategiche...o forse piu' strategiche di altre.
Davvero una bella filosofia!

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