23 giugno 2007

CCM: la “festa” che non c’è

COMUNICATO RSU H3G

Vogliamo raccontare ai lavoratori i fatti avvenuti presso la sede del Contact Center di Cagliari, che hanno portato alla sospensione dell’evento aziendale organizzato da CCM per il 24 giugno.

La Direzione CCM aveva organizzato un evento DOMENICA 24 giugno, alla sera, in tutte le città dove sono presenti i nostri Call Center. La partecipazione, a detta dell’azienda, era spontanea e facoltativa. E non dubitiamo che le intenzioni fossero buone.

Poiché la festa è stata programmata la sera di un giorno festivo, non c’è però da stupirsi se molte persone avessero declinato l’invito.

In alcuni casi, di fronte alla perplessità dei lavoratori, in due sedi (Roma e Cagliari) alcuni “solerti” responsabili hanno iniziato a fare pressioni più o meno esplicite per spingere alla partecipazione, nell’ansia che la “festa” aziendale riuscisse bene.

Alcuni responsabili si sono detti “delusi” per una partecipazione che forse si prospettava inferiore alle attese: ma il nostro management davvero si stupisce che il Contact Center non dimostri un attaccamento verso la propria azienda così forte, da dover “necessariamente” intaccare il (già scarso) tempo LIBERO?

Queste iniziative, se veramente vogliono essere condivise e apprezzate dai lavoratori, andrebbero pianificate durante la settimana lavorativa (come è consuetudine in altri settori dell’azienda) e non nei pochi giorni in cui è lecito privilegiare la propria vita privata.

Mentre su Roma questo atteggiamento (limitato ad alcuni episodi) è stato segnalato dalle RSU e gestito serenamente insieme alla Direzione, quanto accaduto nella sede di Cagliari ha superato il limite, alcune componenti del Management hanno assunto comportamenti lesivi della dignità delle persone e contrari ai principi sanciti dal CCNL. Non bastava la pressione, il continuo sollecito a partecipare all’evento, le indebite domande sui motivi per cui le persone avessero legittimamente scelto di non partecipare ad un evento extra-lavorativo…sono state riportate frasi come “Ma cosa hai di meglio da fare?” ““se non ci sarai ne terremo conto..” e altre di tono non meno spiacevole, assolutamente incompatibili con il rispetto, dovuto ai dei collaboratori, prima ancora che con lo spirito di una “festa”. Lanciare minacce per convincere delle persone a partecipare ad un evento aziendale è chiaramente un atteggiamento non tollerabile, e che non poteva non determinare una reazione molto forte nella sede dove tali episodi si sono verificati. Forse al Management di Cagliari il messaggio di “spirito collaborativo e spontaneità dell’adesione” non è arrivato così chiaramente.

Alla luce di questi gravi comportamenti da parte del Management di Cagliari, i Sindacati territoriali di Slc-CGIL, Fistel-CISL e Uilcom-UIL di Cagliari hanno scritto un aspro comunicato di denuncia dell’accaduto e le RSU d’Italia esprimono la loro piena solidarietà ai colleghi di questa sede.

Abbiamo appreso come i vertici dell’Azienda abbiano deciso di sospendere l’iniziativa, chiarendo che “lo spirito nell'organizzare questo tipo di eventi è sempre stato quello di massima collaborazione e spontaneità nell'adesione”, atteggiamento che le RSU considerano responsabile e il primo passo per ricostruire una serenità di rapporto con i lavoratori di tutte le sedi del contact center.

Nella giornata del 21/06, le RSU hanno incontrato l’Azienda per chiarire gli elementi che hanno determinato il comunicato sindacale sulla sede di Cagliari, e chiedere di adottare misure appropriate nei confronti di chi interpreta il proprio ruolo manageriale in modo scorretto, dimenticando le basilari regole di rispetto della dignità dei lavoratori.

Ci auguriamo tutti che i prossimi eventi siano organizzati dall’Azienda avendo le necessarie attenzioni allo sviluppo e mantenimento di un clima sereno e di entusiasmo, e comunque nel pieno rispetto del tempo libero dei lavoratori. Solo ricercando la spontanea e libera adesione dei partecipanti, un’iniziativa aziendale può ambire a chiamarsi “festa”.

22 giugno 2007

RSU CGIL, CISL, UIL DI MILANO, ROMA, GENOVA, PALERMO, CAGLIARI

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