5 febbraio 2007

TFR - Alcune news trovate in rete.

FONDO PENSIONE CHIUSO / AZIENDE DI TELECOMUNICAZIONI

Salvadanaio
Rendimenti fondi di categoria 13 Gennaio 2006
Si dovrà aspettare il primo gennaio 2008 perchè la riforma del TFR del Ministro Maroni entri in vigori e modifichi in maniera radicale la previdenza italiana. Da quella data infatti i lavoratori del settore privato potranno scegliere se trasferire il proprio Trattamento di fine rapporto a forme di previdenza complementare. Il silenzio-assenso implicherà il trasferimento del TFR maturando ai fondi pensione chiusi, ovveri i fondi di categoria. Ma come sono stati i rendimenti dei questi strumenti nel 2005? Buoni, anzi, nel complesso migliori dei risultati medi prodotti dall''intera industria italiana del risparmio gestito. Salvo qualche eccezione, il sistema di previdenza integrativa delle singole categorie professionali ha reso infatti di più delle rivalutazioni del TFR, mediamente di poco superiore all'inflazione.Le differenti performance di questi fondi dipendono anche dalle diverse linee di gestione, se il fondo è multicomparto. Tra i migliori dello scorso anno quella del fondo TELEMACO, rivolto ai lavoratori del settore telecomunicazioni, la cui linea di investimento azionaria ha ottenuto un rendimento netto di oltre il 20%; tra le peggiori prestazioni quella della linea conservativa di FONDOENERGIA, fondo dei lavoratori ENI: il rendimento è a malapena arrivato all'1,8%. FOPEN, invece, il fondo dei dirigenti del gruppo ENEL, ha registrato rendimenti contrastanti dal +17% del comparto prevalentemente azionario al + 1,90% del monetario. L'andamento generale dunque ha premiato i fondi azionari, spinti dalle Borse in recupero e ha limitato la crescita degli strumenti monetari o di liquidità. Anche il fondo COMETA, che raccoglie i contributi di circa 322mila metalmeccanici, conferma questo trend con il comparto 'monetario plus' che registrato un rendimento di quasi il 3% contro il 10% circa di "Crescita", linea azionaria del fondo. Ed infine grande attesa per il neonato ESPERO, il fondo dei lavoratori della scuola, per ora il primo fondo attivato anche per i lavoratori del settore pubblico: la raccolta è iniziata da pochi mesi ma le adesioni sono già ben oltre quota 30 mila.

Fonte http://www.radio24.ilsole24ore.com/


Sabato 16 Settembre 2006

Telemaco batte il Tfr con tutte le linee

La fase d'avvio di Telemaco, il fondo pensione chiuso delle aziende di telecomunicazione, è stata di tipo monocomparto, con investimenti in operazioni di pronti contro termine.

Il passaggio alla gestione multicomparto, che risale al giugno 2004, ha visto l'articolazione del fondo in quattro comparti di investimento: Conservativo (Blu), Prudente (Verde), Bilanciato (Giallo), Crescita (Arancio). Verde è il profilo che continua la politica d'investimento adottata nella fase a un solo comparto. Non a caso vanta il maggior numero di aderenti e di risorse in gestione (a giugno 2006 conta circa l'85% del totale degli aderenti al fondo e tiene in affidamento circa l'85% delle risorse). Commento sulla gestione Nell'analisi si riportano i rendimenti del fondo distinguendo la fase iniziale monocomparto (da gennaio 2002 a maggio 2004) da quella multicomparto, avviata ai primi di giugno 2004. Nella fase monocomparto da gennaio 2002 a maggio 2004 il fondo ha reso poco meno del Trattamento di fine rapporto (6,3% contro 6,9%). Interessanti le performance registrate dai comparti nei loro primi due anni di attività (giugno 2004-giugno 2006): tutti i comparti fanno meglio del Tfr, grazie a buoni risultati nel 2005. Negativo l'avvio nel primo semestre 2006. Anche il rendimento totale a partire dal 2002 fa prevalere Telemaco sul Tfr. Principali caratteristiche Denominazione: Fondo nazionale pensione complementare per i lavoratori delle aziende di telecomunicazione Telemaco Sede legale: Via Parco dei Medici, 61 00148 Roma Data Autorizzazione Esercizio: 27 ottobre 2000 Data Iscrizione Albo: 17 gennaio 2001 Forma giuridica: Associazione riconosciuta con D.M. lavoro del 22/11/00 Regime Prestazioni: contribuzione definita Situazione al 31 giugno 2006 Aderenti: 56.161, di cui 47.674 (85% circa) è nel comparto Prudente (continuativo del precedente monocomparto) Patrimonio (mln ): 403,20 Costi Quota iscrizione una tantum (per metà a carico dell'azienda, per metà del lavoratore): € 9,30 Quota associativa (2005): stabilita annualmente

Fonte http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com


Sabato 05 Agosto 2006

Anche sui temi previdenziali abbiamo messo alla prova due intermediari per verificare le loro capacità di offrire una consulenza adeguata ai clienti.
Al consulente assicurativo di Axa ci siamo presentati (mercoledì 2 agosto alle 17,30 in via Melzi d'Eril 20, Milano), come un lavoratore autonomo; mentre abbiamo telefonato (mercoledì 2 agosto, ore 11, allo 06 845101) come dipendenti di una compagnia telefonica a un delegato del fondo di categoria Telemaco. In entrambi i casi, ad una discreta preparazione di base, è mancata la capacità di fornire il consiglio più giusto per l'aspirante previdente.
«Polizza previdenziale? Ripassi un'altra volta»Prima domanda: lei è un lavoratore dipendente? No. In caso avrebbe potuto rivolgersi al fondo di categoria. Dato che è un autonomo le propongo una polizza vita cumulativa. Quella integrativa ha il vantaggio della detraibilità fiscale ma è meno flessibile perché non le permette di riscattare la somma fino all'età di 65 anni. Il piano di accumulo rinnovabile invece consente di recuperare i premi versati in caso di necessità. È possibile versare 50 euro al mese? Il minimo è di 100 euro. Il caricamento annuo complessivo è di 54 euro. Il piano prevede un rendimento minimo garantito ma tenga conto che negli ultimi anni la performance media della gestione è stata del 4,5 per cento. Sull'importo eccedente il minimo la compagnia trattiene l'1% di commissioni. E se volessi invece stipulare una polizza integrativa? Dovrebbe versare premi annuali, rinunciare ai bonus di fedeltà previsti invece per i contratti vita cumulativi. Tenga conto che le nostre polizze integrative sono più esposte all'azionario perché riteniamo che sia più un linea con un investimento di un giovane che punta sul lungo periodo. Se vuole maggiori informazioni posso contattarla nei prossimi giorni perché al momento non sono in grado di fornirle un preventivo. Voto: 6,5 per aver consigliato il fondo di categoria. 4,5 per essere poco informato sulle condizioni di una polizza previdenziale.
«Contributi deducibili La linea la scelga lei»Se ha cominciato a lavorare dopo il '93 è previsto l'integrale versamento del Trattamento di fine rapporto maturando. Lei versa l'1,1% mensile della sua busta paga e la sua azienda l'1,2%. Che vantaggio rispetto a fondi aperti o polizze? Le contribuzioni fino al 6,91% della sua busta paga sono deducibili. Inoltre i fondi chiusi prevedono una contribuzione aziendale che altrimenti perderebbe. È vero che si corre il rischio di perdere fino all'8% della propria pensione? Cosa mi consiglia? Il suo è un timore reale. Può scegliere di integrare la contribuzione fissa del 2,3% versato da lei e dalla sua azienda con altri importi. Ricordando che fino al 6,91% può beneficiare della deducibilità. Quindi può incrementare di circa il 4%. Ovviamente nulla le impedisce di integrare la sua pensione con somme anche superiori.Quali sono i costi? La quota d'iscrizione è di 9,5 euro di cui metà è a carico della sua azienda. A questo deve aggiungere spese amministrative annue di 17 euro da dividere con il suo datore di lavoro. Posso scegliere la linea del fondo? Veda lei, ci sono quattro profili: si va da un conservativo che investe il 90% in obbligazioni al fondo "Crescita" esposto per il 70% nei mercati azionari. Può anche cambiare gestione senza spese. Voto: 6,5 per la completezza delle informazioni; 5 per il mancato consiglio a quale linea aderire.

Fonte http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com


Sabato 08 Ottobre 2005

Rendimenti a settembre: i fondi chiusi battono il Tfr

Delusi dal rinvio della riforma, soddisfatti dall'andamento finanziario dei primi nove mesi dell'anno.
I rendimenti dei fondi pensione negoziali nel periodo gennaio-settembre sono quasi tutti nettamente superiori alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto. Un indizio a favore di chi, se e quando la riforma passerà, vorrà trasferire il Tfr nel proprio fondo pensione complementare. La palma del migliore va a Fopen, il fondo dei dipendenti del gruppo Enel. Era secondo nella classifica di metà anno, è salito al primo al traguardo di settembre. Il comparto prevalentemente azionario, gestito da Duemme, ha guadagnato il 13,79 netto in nove mesi, così come ha avuto un eccellente andamento anche quello bilanciato (+10,37%), anch'esso gestito da Duemme. La linea bilanciata obbligazionaria, che ha registrato una rivalutazione del 6,86%, ha la particolarità di avere addirittura sei mandati di gestione divisi per asset class (Sanpaolo-Imi e Pictet, Duemme, Rothschild, Société Générale e Ras), mentre il comparto monetario (DWS Investments) ha guadagnato solo l'1,42%, quindi meno della rivalutazione del Tfr sui nove mesi (+2,28%). Fopen è un esempio particolarmente virtuoso nel mondo dei fondi pensioni negoziali. E' stato il primo fondo ad offrire quattro comparti ai propri associati e sarà sempre il primo, da gennaio, a offrirne un quinto, obbligazionario, che sarà gestito da Schroders. L'altro fondo pensione che ha avuto sui nove mesi risultati più che apprezzabili è Fondenergia, riservato ai lavoratori con contratto “energia e petrolio”, la maggior parte dei quali sono dipendenti del gruppo Eni. Il comparto dinamico, gestito da Ing e Mps, ha guadagnato il 12,65%, quello bilanciato (Pioneer, Dexia e Duemme) l'8,55%, mentre quello conservativo (Sanpaolo-Imi e Ras) l'1,45%, un risultato modesto in linea con quello che hanno fatto un po' tutti i comparti monetari. Molto positivo anche il risultato del fondo Telemaco, che ha guadagnato il 14,42% nel comparto Crescita e l'11,59% in quello bilanciato. Questi dati, però, ci sono stati forniti al lordo di tasse e commissioni e per questo motivo non sono stati inseriti in tabella. Cometa e Fonchim, i due giganti fra i fondi pensioni negoziali, rispettivamente con 321mila e 116mila iscritti, hanno registrato performance discrete, comunque superiori o molto superiori a quanto fatto dal Tfr, tranne che per il comparto monetario di Fonchim. Da sottolineare che le differenze fra un comparto bilanciato e un altro dipendono, più che dall'abilità dei differenti gestori, dalla composizione dei portafogli, cioè dalla quantità di azioni rispetto alle obbligazioni. Più la parte azionaria è estesa, più il rendimento è stato brillante nei mesi passati.

Fonte http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com


Salvadanaio
La pensione di domani 10 Maggio 2005

decreti attuativi sono ancora in fase di stesura definitiva, ma non si andrà oltre il 6 ottobre. Da quella data, e forse anche prima, per migliaia di lavoratori scatterà l'ormai noto meccanismo del silenzio-assenso per l'uso del Trattamento di fine rapporto e, entro sei mesi, si dovrà decidere se lasciare la liquidazione in azienda oppure trasferirla ad una forma di previdenza complementare. Come si fa a capire quale è la scelta migliore? Tra gli aspetti positivi del Trattamento di fine rapporto, la sicurezza del rendimento ed il fatto che, ogni volta che il dipendente cambia lavoro, incassa subito la sua liquidazione. Tra gli aspetti negativi, la totale mancanza di valenza previdenziale: il Tfr viene infatti liquidato in contanti.Per i fondi pensione, invece, vale la certezza che per tutta la vita il lavoratore beneficerà di una rendita, oltre alla potenziale rivalutazione del fondo che può essere ben più alta del Tfr. Non mancano però, anche in questo caso, i rischi, rappresentati per lo più dalle eventuali perdite di valore del fondo.Un altro elemento utile nella decisione riguarda le performance passate, che sono comunque solo indicative di quelle future. Secondo Assoprevidenza, i fondi pensione stanno garantendo prestazioni migliori del Tfr, ma i nuovi iscritti aumentano a rilento. Nei primi tre mesi di quest'anno, il rendimento medio netto dei fondi chiusi si è attestato all'1,6%. Il risultato migliore è il + 3,3% offerto dalla linea azionaria di Fopen, fondo dei lavoratori Enel, seguito dal + 3,1% dell'analogo comparto di Fondenergia, prevalentemente gruppo ENI. Fra le linee bilanciate, la migliore performance è il + 2,7% di Telemaco, fondo delle telecomunicazioni. Nello stesso trimestre, il Tfr accantonato presso le aziende ha reso lo 0,6%, al netto delle imposte: la liquidazione, infatti, si rivaluta con un tasso fisso dell'1,5% su base annua, più il 75% dell'inflazione. Dunque, appare chiaro che i fondi pensione fanno decisamente meglio del Tfr. Prendiamo, ad esempio, il periodo di ripresa dei mercati azionari: tra il 31 dicembre 2002 e il 31 marzo 2005, i fondi chiusi hanno reso l'11,4% contro il 6% della liquidazione. Ma se guardiamo ad un arco temporale più lungo, la situazione si capovolge: dal dicembre '99, i fondi hanno reso il 10,8% contro il 16,4% del Tfr, penalizzati dal calo della Borsa verificatosi in questo periodo.

Fonte http://www.radio24.ilsole24ore.com/

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